Dieta per Diabete

Diabete

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Che cos’è il diabete?

Il diabete è una malattia cronica, in cui vi è un’aumentata concentrazione del glucosio nel sangue, chiamata iperglicemia, e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

LE CAUSE

Principali tipi di diabete

L’aumento di concentrazione del glucosio, nel caso del diabete, può derivare da due cause:

1

Assenza di insulina “diabete di tipo 1 o insulino-dipendente”

2

Alterata sensibilità insulina “diabete di tipo 2 o insulino-resistente”

3

Diabete gravidico o gestazionale

Principali tipi di diabete
Glucosio

CONOSCIAMO IL “NEMICO”

Il glucosio

Per comprendere la patologia dobbiamo prima fare alcuni cenni sul metabolismo del glucosio.
Il glucosio è uno zucchero semplice, un carboidrato che si trova in molti alimenti o in forma semplice o in forma complessa (amido).
In qualsiasi forma esso venga assunto, sarà sempre assorbito nella forma più semplice. Dopo la digestione e l’assorbimento, entrerà nel circolo sanguigno, e, in condizioni fisiologiche, l’aumento della glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) porterà ad un rilascio di insulina da parte del pancreas che ha la funzione di riportare la concentrazione ematica a livelli normali, promuovendo l’ingresso del glucosio nei tessuti (muscolo e fegato).

Diabete tipo 1

Nel diabete di tipo 1 o insulino-dipendente vi è un difetto a monte nella secrezione di insulina, poiché vi è stata una distruzione delle isole beta di Langherans, ossia la parte del pancreas deputata alla produzione e secrezione dell’insulina. Per questo motivo, si parla di diabete insulino-dipendente, perché vi è una carenza o assenza di insulina e va necessariamente introdotta per via esogena.

Il diabete di tipo 1 colpisce circa l’8% dei soggetti diabetici, compare in età giovanile, di solito tra i 5 e i 25 anni.

Le cause non sono del tutto chiare, sicuramente vi è una predisposizione genetica, possono esserci fattori di familiarità, fattori che coinvolgono meccanismi di autoimmunità (il sistema immunitario distrugge le isole di Langherans).

Nel diabete di tipo 1 la terapia è principalmente insulinica.

Al momento, non esiste la possibilità di prevenire la malattia, ma si può convivere tranquillamente con essa, facendo le terapie richieste e adottando uno stile di vita equilibrato.

Diabete tipo 2

Al contrario del diabete di tipo 1, nel tipo 2 in questo caso possono essere adottate delle strategie preventive, che possono ritardare l’insorgenza della malattia e/o ritardarne il decorso, agendo sui fattori ambientali, ossia sulle proprie abitudini.

Nel diabete di tipo 2 o insulino-resistente vi è un difetto a valle, l’insulina è presente in concentrazioni normali o addirittura maggiori, ma i tessuti stimolati dall’insulina mostrano una ridotta sensibilità al suo segnale, non riconoscendolo, non promuovono in maniera sufficiente l’ingresso di glucosio che rimane alto nel sangue. Per questo si parla di diabete insulino-resistente, l’insulina c’è ma “non viene ascoltata”.

Colpisce circa il 90% dei soggetti diabeteci e compare, di solito, in età adulta. Le cause sono imputabili a fattori ereditari (familiarità) o a fattori ambientali (le nostre abitudini).

La terapia farmacologica prevede, nei primi stadi l’utilizzo di farmaci insulino-sensibilizzanti (amplificano il segnale insulinico), negli stadi più avanzati si ricorre anche alla terapia insulinica.

Diabete gravidico o gestazionale

Nel diabete gravidico o gestazionale il diabete viene diagnosticato nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

Anche in questo caso, si parla di insulino-resistenza dovuta all’aumento di peso e ai cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza. Nella maggioranza dei casi è una condizione transitoria, che scompare dopo il parto.

Ma è importante intervenire precocemente perché il diabete gestazionale può aumentare il rischio di sviluppare problemi di salute nel feto (aborto precoce e malformazioni congenite) e nella donna, poiché aumenta del 30% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel corso della vita.

Nel diabete gravidico il rischio di sviluppare questi problemi può essere ridotto se la diagnosi di diabete è precoce e se la malattia viene gestita in modo corretto.

COME RICONOSCERLO

Diagnosi

La diagnosi di Diabete si ha quando si verificano contemporaneamente 2 delle seguenti condizioni:

1

Valore di glicemia di 200 mg/dl, rilevato in qualunque momento della giornata

2

Glicemia a digiuno (da almeno 8 ore) > 126 mg/dl

3

Glicemia dopo due ore dal pasto o con un carico di glucosio di 75g, > 200 mg/dl

PAROLA D’ORDINE PREVENZIONE

Perché è importante curare e tenere sotto controllo il diabete?

Una iperglicemia prolungata nel tempo porta a delle complicanze gravi:

  • nell’occhio (retinopatia)
  • nel rene (nefropatia)
  • nei nervi (neuropatia)
  • nelle arterie (vasculopatia)
  • nel cuore (cardiopatia)
  • ipertrigliceridemia
  • ipercolesterolemia
  • ipertensione arteriosa
Perchè controllare il diabete?

MANGIA BENE VIVI BENE

Terapia nutrizionale

È chiaro che nel somministrare una terapia dietetica al paziente diabetico bisogna tener conto della presenza di eventuali complicanze, ma, in linea generale, possiamo dire che il paziente diabetico necessita di una dieta completa in cui l’obiettivo principale è: tenere sotto controllo la glicemia!
Come? Utilizzando alimenti a basso indice glicemico.

Indice Glicemico

SCEGLI I CIBI GIUSTI

Indice Glicemico

Per indice glicemico intendiamo la capacità di un alimento (contenente carboidrati) di innalzare la glicemia in una certa unità di tempo. Faccio un esempio, un cucchiaio di zucchero da cucina ha un indice glicemico elevato al contrario della pasta integrale.
A questo proposito saranno da privilegiare alimenti a basso indice glicemico contenenti carboidrati complessi, come ad esempio: pasta integrale al dente, riso basmati, farro integrale, quinoa, legumi, moltissimi frutti; al contrario bisognerà fare molta attenzione ai dolci di pasticceria troppo ricchi di zuccheri semplici, ai prodotti da forno sofisticati come la pizza, e a gran parte dei prodotti confezionati che contengono zuccheri aggiunti (succhi di frutta, merendine, bibite gassate). Ma niente paura, ci sono tante ricette a basso impatto glicemico che possono soddisfare la voglia di dolce.